I Sons of Babel nascono da un’idea di Loopin. Aveva lavorato in passato con El Veterano e con Supa Kala ad un gruppo che si chiamava Overseas, aveva fatto un remix a Bert e aveva dato un paio di beat a me. Ho conosciuto i Figli di Babele, e ho scoperto che Bert era anche un’attivista sul Lago di Garda legato al movimento No Tav, in un gruppo di ragazzi che poi avrebbe formato il Collettivo Gardesano Autonomo occupandosi anche di altre tematiche come il diritto alla casa. Il passo per cominciare a lavorare ad un pezzo che parlasse della lotta No Tav è stato brevissimo. Dopo aver lavorato su un altro beat (sempre di Loopin), abbiamo scelto quello definitivo perché nel campione si sente un rumore che ricorda il rumore del cicalino che fanno le sbarre del treno quando scendono al passaggio a livello.

Nel brano, prodotto come già detto da Loopin, parliamo della resistenza No Tav e di quello che non va nella costruzione di questa grande opera. “Fermarci è impossibile” non è una dichiarazione di guerra. E’ una dichiarazione di Resistenza. Resistenza a un sistema a cui non interessa più avere i cittadini come interlocutori. Resistenza ad uno Stato che trasforma un cantiere in un fortino militare e che accusa gli attivisti che tagliano le reti e bruciano compressori di terrorismo. Resistenza ad una polizia repressiva e squadrista, che attacca senza fare domande, come degli automi. Resistenza ad una versione data ai mass-media di parte e mai obiettiva, con opinionisti corrotti pronti a decantare fantasiosi vantaggi di un’opera completamente inutile.

Se sapete solo la versione dei mass-media c’è un bellissimo libro di Ivan Cicconi che si chiama “Il libro nero dell’altà velocità“. Non l’ha scritto un anarchico, l’ha scritto uno dei maggiori esperti di opere pubbliche in Italia. E non per sentito dire: Capo della Segreteria Tecnica del Ministro dei Lavori Pubblici nella XIII legislatura e membro del CdA dell’ANAS nel 1980-81. E’ stato professore a contratto nelle facoltà di architettura delle università La Sapienza di Roma, del Politecnico di Torino ed alla Università LUISS di Roma. Ha svolto attività di ricerca per il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), per l’ENEA (Ente Nazionale per le Energie Alternative), per il CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) e per l’UE (Unione Europea) in programmi di assistenza per organismi di paesi dell’America Latina (Mercosur, Argentina, Uruguay).

Da li potete partire, per poi capire che la parte giusta è quella del movimento No Tav. Fermarci è impossibile. E fermare quel cazzo di treno, che passa anche per Brescia e per la sua provincia, tocca solo a noi.

Testo di “Fermarci è impossibile”

BERT: Con le tue denunce non fermi i miei ideali; mille riunce, ma che si fottano i tuoi binari. Noi non restiamo inermi di fronte a tali serpi che ci ruban la natura credendoci dei vermi. Usan la censura per mascherar la dittatura, fatta di chi abusa di giacca e cravatta. Ma la Val Susa non ha paura, così come quelle zone interessate dalla tratta. A sarà dura, i nostri concetti, la cura i vostri elmetti, fino alla vittoria obbligatoria, ora come la metti? Lo ammetti? che ci vorresti inetti come mela tra lama e insetti? Noi fieri cretinetti, voi veri scemi abbietti, poi qua, la mia gente osa fino che da ciò non evasa e se sei a favore di sta cosa è perché non perdi la casa, No TAV.

Da Brescia al Basso Garda: Fermarci è impossibile. Dal Terzo Valico a Trento: Fermarci è impossibile. Val Susa e Mugello: Fermarci è impossibile. Fermarci è impossibile. Fermarci è impossibile!

ZORBA: Svegliatevi gente non è un treno in Val Susa, sono i nostri soldi mangiati da chi li usa, da uno Stato di comodo con la mafia collusa, della vostra fiducia e di chi ne abusa. E’ la morte del mondo, tra rifiuti e amianto: alzate le mani al cielo e poi chiudetele a pugno. Per un nuovo giorno, ce lo insegna la storia: resistere sempre fino alla vittoria.
BERT: E se sarà sconfitta gliela faremo pagare, partendo da un foro accanto all’ultima scheggia parallela all’ultimo chiodo che scheggia l’ultima trave. Fiero della mia bandiera, un treno con sopra una barriera su sfondo bianco. Chi respira l’amianto, scavando quella galleria, per citare i contro di questo mostro chiamato ferrovia non basta un intera discografia.

Da Brescia al Basso Garda: Fermarci è impossibile. Dal Terzo Valico a Trento: Fermarci è impossibile. Val Susa e Mugello: Fermarci è impossibile. Fermarci è impossibile. Fermarci è impossibile!

ZORBA: Non è solo un treno, ma l’interesse della casta, ogni buco o binario da destra a sinistra. E non è terrorista chi difende la terra, mettetevelo in testa: la resistenza non si arresta! Senza protesta non c’è svolta: champagne molotov, dai da bere alla tua sete di rivolta. Del resto la violenza è una reazione alla violenza e fa più rumore un manganello che pesta. Il parlamento fermerà la Tav? No, garantito. un cantiere non è un forte convertito. Questo stato non c’è, ma va assalito. Ogni sbirro, fuck them, un sasso e colpito. Fermarci è impossibile, fanculo i poliziotti e opinionisti bastardi pagati dai soliti stronzi, o i vostri silenzi, ignoranti e bigotti. Io sto con le montagne come la Banda Bassotti.